OMS, SUMITOMO e HANTA. Tre nomi che stanno segnando un nuovo modo di intendere la…
Sumitomo Pavers e OMS. Un binomio ormai conosciuto nel settore dei lavori stradali grazie ad una presenza qualificata che ha portato le finitrici nipponiche su tutto il territorio nazionale. La iniziale diffidenza verso un marchio completamente nuovo, ma che si attesta su un livello qualitativamente alto del mercato, è stata però abbattuta grazie alle caratteristiche uniche del rasatore J-Paver.
Oltre a questo anche grazie a quello di un’architettura generale della macchina pensata per essere efficiente in ogni operazione di stesa del conglomerato. Sono infatti ormai molte le imprese che si sono affidate alle finitrici Sumitomo. Da nord a sud. Parliamo quindi della CIEFFE LAVORI, una delle aziende più strutturate della Campania che, dopo una prima HA60W-8, ha messo in strada una HA60W-11. Oppure la Costrade di Saluzzo, in Piemonte, nel cui parco macchine è arrivata proprio la prima HA60W-11 in Italia. Ed anche il Gruppo Quarello, sempre in Piemonte, che impiega la cingolata ad altissime prestazioni HA90C-2 in grado di operare da 2,80 a 7,50 metri di larghezza in continuo.
Ma non solo. Anche la Arletti di Modena, specializzata nella pavimentazione di autodromi, impiega due HA60W-8 nel proprio parco macchine. E così la BFG di Villanova Mondovì, in provincia di Cuneo, dopo aver “consumato” una Serie 8 gommata, ha recentemente ritirato una nuovissima Serie 11. Ma sono molte altre le aziende che in Italia hanno “scommesso” su una macchina che ha caratteristiche tecniche uniche sul mercato.
Il rasatore Sumitomo J-Paver
Si tratta di aziende impegnate sia in grandi lavori autostradali, sia in cantieri urbani e montani. Contesti dove spesso le esigenze di stesa sono in antitesi e dove le caratteristiche di una macchina non sono sempre adatte al 100%. La HA60W-11 mantiene di fatto le stesse caratteristiche di elevata polivalenza di stesa della macchina che l’ha preceduta, ossia la HA60W-8. Ma con il vantaggio di essere leggermente più corta senza sacrificare i punti di forza che hanno fatto conoscere il marchio.
Agevola quindi il trasporto ma continua a mantenere il passo lungo, la grande facilità di mantenimento delle livellette verticali e la grande manovrabilità nei contesti operativi più difficili. Elementi che valorizzano il rasatore J-Paver che è il “cuore” della macchina ed ha caratteristiche uniche.
Lavorare in continuo da 2,30 metri a 6,00 metri
La prima e più evidente è la possibilità di lavorare in continuo fra 2,30 e 6,00 metri in continuo e senza utilizzare allargatori meccanici. Questo permette anche il trasporto della macchina nella sagoma limite di 2,50 metri di larghezza senza smontare le sponde laterali.
Regolazione idraulica trasversale
La regolazione idraulica trasversale consente di mantenere in modo corretto la planarità senza quei salti di livello che, anche se corretti in seguito con il rullo compattatore, generano comunque una differenza di densità nel conglomerato. Operazione che si effettua in pochi istanti direttamente dalla pulsantiera del banco.
Strike-off e Mold-Board
Risulta poi fondamentale la precompattazione data dall’azione congiunta fra lo Strike-Off e il Mold-Board. Questo permette di limitare l’azione dei rulli compattatori che lavorano al seguito della macchina. Si tratta di accorgimenti tecnici che permettono di avere un’efficienza complessiva che aumenta la durata del tamper e richiede meno passaggi di compattazione risparmiando tempo, carburante ed emissioni. Oltre a questo sono infine evidenti i minori consumi della finitrice associati ad una maggiore economia di cantiere legata anche ad un impegno inferiore nella compattazione.
La capacità di gestire le minime tolleranze
Le caratteristiche dei cantieri stradali attuali sono soprattutto legate a tolleranze di stesa sempre più stringenti. Un cantiere di manutenzione straordinaria di autostrada può sembrare assolutamente ordinario ma in realtà è spesso molto complesso a causa degli obiettivi progettuali da raggiungere.
Spesso la iniziale fresatura e la successiva pavimentazione è funzionale alla correzione di livellette e risanamenti di piccole parti di pavimentazione che, nel tempo, avevano ceduto. Le operazioni di stesa della nuova pavimentazione richiedono quindi un’attenta operazione di rimodellamento della carreggiata per evitare i fastidiosi avvallamenti che spesso si formano. Soprattutto nelle corsie dove il transito dei veicoli pesanti è maggiore.
A prescindere quindi dalla fresatura della pavimentazione ammalorata, la stesa richiede accorgimenti specifici che con il banco J-Paver e le caratteristiche della HA60W-11 è semplice mettere in atto. Se infatti sembrerebbe semplice “incasellare” la Sumitomo HA60W-11 come una finitrice da lavori urbani, in realtà la macchina giapponese è pensata proprio per essere produttiva anche nel difficile contesto autostradale. E lo sa molto bene la Arletti di Modena che impiega le macchine Sumitomo soprattutto nella realizzazione di autodromi per corse di livello internazionale. Lavori dove la qualità di stesa è fondamentale.
Trazione, equilibrio e precompattazione
La stesa in autostrada richiede infatti doti fondamentali dove trazione, equilibrio delle masse, precompattazione e planarità esecutiva sono fondamentali per riuscire a lavorare in modo efficiente. Spesso le aziende che rivolgono la propria attenzione verso le macchine Sumitomo valutano in modo molto attento non solo la elevata qualità di stesa del banco J-Paver. Infatti nelle considerazioni complessive vi è anche l’architettura complessiva che le rende macchine agili ma adatte anche agli impegnativi lavori autostradali. Due caratteristiche che spesso collidono fra loro. Ma non nel caso delle gommate giapponesi la cui concezione riesce a metterle d’accordo.
Trazione ottimizzata sui due assi
La prima è la trazione ottimizzata con gestione elettronica dei quattro motori di traslazione. Un vero e proprio punto di forza in associazione con i due assi che agevolano le manovre senza rinunciare all’equilibrio complessivo e ad un completo sfruttamento della capacità motrice. La motorizzazione ad elevata efficienza energetica completa il quadro generale.
Grazie infatti alla completa gestione elettronica di tutti gli azionamenti in base al flusso di materiale, alla velocità di stesa e alla pre-compattazione, il motore eroga solo la potenza strettamente necessaria con un elevato contenimento dei consumi.
La precompattazione
L’azione di precompattazione data proprio dallo Strike-Off e dal Mold-Board consente di sfruttare appieno l’elevata capacità di trazione della Sumitomo HA60W-11. Anche in questo caso risulta fondamentale la gestione semplice e intuitiva di tutti i comandi. Si tratta infatti di una fra le motivazioni pratiche che hanno convinto in modo determinante le imprese che hanno effettuato questa scelta.
Mettendo quindi in luce e valorizzando le soluzioni impiegate da Sumitomo per le sue finitrici. Sia gommate, come nel caso della HA60W-11, sia cingolate. Infine, ma non meno importante, è decisamente preziosa la gestione elettronica su più livelli che permette anche di operare in modalità manuale in caso di avarie a tutte le tre schede elettroniche. Eventualità oggettivamente remota.